Laboratory Animal Allergy (LAA)
Controllo e Gestione del Rischio di Allergia da Animali da Laboratorio
Background
L'esposizione ad allergeni animali è uno dei rischi meno percettibili ed al tempo stesso tra i più importanti da considerare e gestire per coloro che sono coinvolti quotidianamente nella attività di sperimentazione animale, siano essi tecnici, ricercatori o studenti.
Caratteristiche quali la discontinuità dei cicli di lavoro, il turnover di personale spesso non adeguatamente addestrato, la necessità di flessibilità nei processi per soddisfare le esigenze legate ai picchi di lavoro o allo sviluppo di modelli sperimentali nuovi, i lay-out degli ambienti di lavoro, assieme al fatto che alcuni antigeni già a basse concentrazioni possono produrre una sensibilizzazione nel personale, determinano la necessità di un approccio specifico e spesso complesso per prevenire o ridurre l'esposizione agli allergeni di animali da laboratorio.
La prevenzione del rischio di Laboratory Animal Allergy (LAA) è strettamente correlato al controllo della dispersione degli allergeni stessi nell'ambiente di lavoro. Comprendere non solo la loro sorgente e le vie di esposizione, ma in special modo valutare le procedure operative che caratterizzano le attività in stabulario e che, quindi, influenzano la stessa esposizione, può permettere l'applicazione di appropriate misure di prevenzione e efficaci controlli per mitigare il rischio.
I principi del D.Lgs 81/08 (e smi) richiedono che le aziende attuino un appropriato management dell'ambito lavorativo tale da sviluppare e mantenere idonee misure preventive e di controllo dei rischi. I componenti allergeni possono disperdersi in aria quando gli animali sono trattati, manipolati e/o “semplicemente” mantenuti. L'inalazione è la più importante via di esposizione. Anche il contatto cutaneo è una via significativa.
In una Animal Facility l'eliminazione del rischio di esposizione ad allergeni non è totalmente praticabile. L'esposizione può essere certamente ridotta al più basso livello ragionevolmente possibile, utilizzando una combinazione di sistemi ingegneristici e di ventilazione, di sistemi e procedure di lavoro, sorveglianza sanitaria specifica e dispositivi di protezione individuale (DPI).
Tuttavia risulta fondamentale stabilire anche una adeguata e funzionale stategia di controllo/monitoraggio dei livelli di allergeni presenti negli ambienti di lavoro, volta anche alla validazione del sistema di gestione del rischio adottato.
Pur non essendoci limiti di esposizione professionale ufficialmente riconosciuti per allergeni di origine animale, la valutazione dell'esposizione dei lavoratori, attraverso un monitoraggio ambientale con metodi sensibili, è da considerarsi quindi un utile strumento di l'analisi del rischio occupazionale legato all'impiego di animali da laboratorio nonché indirizzo di sostegno per la sorveglianza sanitaria del personale.